La composizione dell’immagine fotografica è stata l’inizio della mia avventura nella fotografia, un viaggio straordinario attraverso il quale ho affinato la mia visione artistica e creativa.
Nel corso degli anni, ho accumulato esperienza, organizzato workshop fotografici, ideato eventi di model sharing e realizzato mostre fotografiche che spaziavano dal ritratto artistico al nudo femminile.
Attraverso ogni scatto, ho cercato di esprimere la mia profonda connessione con la fotografia come medium espressivo, ponendo particolare enfasi sul tema della composizione dell’immagine.
Per me, la composizione è molto più di un semplice insieme di regole tecniche; è un linguaggio attraverso il quale posso comunicare emozioni complesse e raccontare storie.
La scelta di rappresentare l’intera scena anziché concentrarmi solo sui close-up e sui dettagli è una manifestazione della mia volontà di catturare non solo gli aspetti fisici, ma anche le atmosfere più ampie che circondano il soggetto.
Questo approccio mi permette di creare immagini che sono più che la somma delle loro parti, immagini che trasmettono una narrazione più ampia e coinvolgente.
La mia visione della fotografia come linguaggio immediato, polisemico ed istintivo riflette la consapevolezza della potenza comunicativa delle immagini.
Ogni scatto è una forma di espressione istantanea, un modo per comunicare senza parole ma con una gamma infinita di significati.
La fotografia, per me, è un mezzo che va al di là delle convenzioni linguistiche, una forma d’arte che può essere interpretata in modi molteplici, a seconda dell’osservatore.
Catturare un’immagine da un flusso dinamico del soggetto è una delle sfide più gratificanti che la fotografia mi ha posto.
Mentre mi immergo nel processo creativo, mettendo in risalto la fisicità e gli atteggiamenti non verbali come espressione dell’emotività, mi concentro sui dettagli che spesso sfuggono alla vista superficiale. La mia attenzione ai dettagli è il risultato di una profonda connessione con la dimensione emotiva delle mie composizioni. Ogni scatto è un momento catturato nel tempo, un frammento di emozione congelato per l’eternità.
Un aspetto particolarmente intrigante del mio approccio è la volontà di costruire una storia attraverso le immagini.
Mi ispiro ai concetti teatrali, in particolare alla reviviscenza di Stanislavskij, cercando di cogliere il visibile nell’invisibile per raccontare una parte di una storia più ampia, invitando gli spettatori a immergersi nella narrazione visiva che ho creato.
È come dirigere uno spettacolo, orchestrare le emozioni attraverso l’obiettivo della mia macchina fotografica.
Definirmi come “soulcatcher” o “cacciatore d’anime” aggiunge un elemento poetico e profondo al mio approccio.
Questo termine riflette la mia attenzione particolare alla dimensione spirituale o emotiva della rappresentazione fotografica.
Ogni scatto è un tentativo di catturare non solo l’aspetto fisico del soggetto, ma anche la sua essenza interiore, la sua anima.
La fotografia diventa così un atto di ricerca spirituale, un modo per connettersi con le emozioni umane e condividere queste connessioni con il mondo.
Il mio interesse per la composizione dell’immagine va oltre il mero aspetto tecnico, è intriso di una profonda sensibilità artistica e della volontà di comunicare emozioni complesse attraverso il mio lavoro.
Ogni scatto è una dichiarazione artistica, una forma di espressione che va al di là delle parole. Attraverso la fotografia, cerco di creare un ponte emotivo con chi osserva le mie opere, invitandoli a esplorare mondi interiori e a immergersi nelle storie che si svelano dietro ogni immagine.
La fotografia per me non è solo un’arte visiva, ma un linguaggio universale che parla direttamente al cuore e all’anima.
Alessandro Negrini
Fotografo artista
Alessandro Negrini
Fotografo e artista creatore di immagini e comunicazione.
Fotografo e artista creatore di immagini e comunicazione.
Che siano in bianco e nero, con colori caldi, freddi o pastels le fotografie di Alessandro si collocano in diversi generi, dal classico portrait al nudo artistico, passando per il glamour fino a toccare punte di trash. Il filo conduttore dei suoi scatti sono le scene di vita in cui gli sguardi della donna sono immortalati. La sua fotografia è stata definita “reportrait” di un momento, inaspettato, quotidiano, più o meno artefatto, ma sempre fortemente caratterizzato ed ispirante.