“GLAMOURAMA” sale a corte, dalla Regina
L’ultima mostra fotografica di Alessandro Negrini ottiene il palcoscenico di Cortina d’Ampezzo, Regina delle Dolomiti UNESCO
10 dicembre ‘22 – 21 febbraio ‘23 @Hierbas Cortina
[con il prezioso supporto di Dolomit4u – d4u.house]
Un caleidoscopio di ritratti tra B/N e colore: 10 scatti ludici all’insegna di fetish, glitter e femminilità raccontano il ritorno del divertimento come lo conoscevamo
Dalla discoteca alla fotografia. Dalla fotografia alla discoteca. Nato ballerino e direttore artistico nei locali notturni della sua Bologna e della Riviera Romagnola, col trasferimento in Veneto Alessandro Negrini ha improntato la sua seconda vita su tutt’altri pilastri: la famiglia, costruita nella città d’adozione, e la fotografia trasgressiva, di cui oggi è tra i più conosciuti maestri del territorio.
Il primo amore, però, non si scorda mai. E Alessandro Negrini lo ha dimostrato ancora una volta: dopo aver scelto, nell’estate 2021, lo Hierbas di Jesolo come location per esporre “Out of the Dark”, mostra B/N in cui assegnava alla donna il ruolo di musa di rinascita dalle oscurità pandemiche, quest’inverno arriva nella Regina delle Dolomiti, che tutto il mondo c’invidia: Cortina d’Ampezzo.
Lo fa con 10 scatti femminili, ritratti ludici e trasgressivi che celebrano il ritorno della discoteca ad essere discoteca: “Glamourama”.
Dall’esordio estivo nel glitterato e psichedelico locale jesolano, Glamourama sale fra le montagne più meravigliose del mondo, Patrimonio dell’UNESCO, diventando la stella polare che in questo Natale illumina lo Hierbas Cortina.
Lavorando gomito a gomito con l’amatissima moglie Claudia, sua musa e modella alfa dietro lo pseudonimo della conturbante Agatha De Vil, l’autore stavolta dosa con inedito equilibrio il colore e i chiaroscuri, rendendo il proprio obiettivo protagonista di un ménage à trois in cui unica regola è non cedere troppo ad una sola lusinga.
L’inesauribile reflex negriniana sforna dunque un canone tematico che richiama la trasgressione dirompente anni ’90 (quella lanciata da Madonna in lingerie Gaultier durante il Blond Ambition Tour, per intenderci), conferendole però la fluidità e la naturalezza raggiunte in epoca contemporanea.
Negli scatti di Glamourama c’è spazio per l’abbigliamento fetish più disparato, come quello firmato dall’atelier Cherry Latex o dalla griffe Cristian Dorigatti, e per l’accessoristica più sfacciata e dissacrante, presa vuoi dalla rinomata Collezione 2022 de La Chouette Milano, vuoi dal brand in grande ascesa Arcane Accessories. Quattro marchi che, ognuno secondo le proprie sfumature creative, contribuiscono in maniera determinante a sdoganare una volta per tutte il latex, la gomma, l’acciaio, la plastica (e chi più ne ha, più ne metta) in ambienti via via meno di nicchia rispetto al passato… Nonché in salotti assai più buoni di quanto l’uomo della strada possa immaginare.
Non a caso, le donne qui scattate da Alessandro Negrini compongono un ventaglio di muse più assortito che mai: c’è posto per modelle professioniste, SuicideGirls ufficiali, influencer; ma anche imprenditrici, impiegate, casalinghe, insospettabili ragazze della porta accanto… Oltre alla pornostar d’ordinanza, che non guasta mai.
Last but not least, va sottolineata l’encomiabile virata ecologica dell’esposizione. Per la prima volta, infatti, Negrini – qui col supporto di Arti Grafiche Cavenaghi – ha deciso di materializzare le sue fotografie mediante Hp Latex, una tipologia di stampa completamente green, accoppiata su pannelli in Foremax 5mm ad alta densità. La superficie è quindi trattata con laminazione antiriflesso opaca 3M, per garantire un risultato visivo indistinguibile dalle pregiate soluzioni adottate in precedenza.
Ora: se i dieci scatti in esposizione fino al 21 febbraio siano belli o meno, spetta soltanto al gusto intimo di ciascuno di noi giudicarlo.
Di certo, Glamourama vale un giretto ampezzano allo Hierbas, per l’occasione vestito a festa, come si conviene a chi voglia reggere il palcoscenico natalizio di sua maestà Cortina d’Ampezzo. Infondo non è male venire in una location così ad estirpare una sera, tra musica e trasgressione, tra discoteca e fotografia, le inquietudini dell’animo. E scoperchiare piuttosto i segreti del cuore, al rintocco della mezzanotte. Perché il primo amore non si scorda mai… Ma a volte l’ultimo è pure meglio.
Alvise Salice

